Auto ibrida e a Gpl?La trasformazione “doppio risparmio” si può fare

Le case giapponesi iniziano a proporre
l’abbinamento delle due tecnologie. Ma anche chi ha già un ibrido può valutare la trasformazione a gas
L’arma definitiva per abbattere il costo chilo
metrico del carburante? Abbinare due sistemi “salva consumi”: la tecnologia ibrida e quella a gas. Se con l’ibrido, infatti, i progettisti aggiungono un motorino elettrico a quello termico per ottimizzare i consumi soprattutto in città, un ulteriore risparmio dal benzinaio si può ottenere decidendo di alimentare a Gpl (gas di petrolio liquefatti) l’unità termica. Il gas infatti costa (e inquina) meno della benzina

Nella tecnologia credono

innanzitutto le case giapponesi. La Toyota, che ha messo in vendita il primo ibrido di grande produzione con la Prius del 1997, ha recentemente annunciato il lancio di un taxi ibrido-Gpl per il mercato giapponese. Il nuovo Jpn Taxi (nella foto sotto) ha le porte posteriori scorrevoli, il pavimento piatto per ospitare una carrozzella per disabili ed è omologato per percorrere quasi 20 km con un litro.  In Italia, la tecnologia ibrido-Gpl è disponibile sui modelli nuovi soltanto su alcune Suzuki: da novembre è disponibile per la prima volta la doppia alimentazione benzina/Gpl, sviluppata dallo specialista italiano Brc, anche sulle versioni ibride di SwiftIgnis Baleno. Nel caso della Suzuki si tratta di “mild hybrid”, cioè ibride “semplici” il cui motore elettrico non può spingere da solo l’auto; a livello di omologazione, però, è un’ibrida a tutti gli effetti,con i conseguenti benefici su bollo e parcheggio.

Trasformazione a Gpl delle auto “nate ibride”  

Se la trasformazione a Gpl delle auto a benzina è una pratica diffusa in Italia, meno conosciuta ma lecita è la trasformazione a gas delle auto “nate ibride”. “Un ottimo modo per ridurre al minimo la quantità di inquinanti emessi in atmosfera e al contempo risparmiare davvero tanto” dice in un comunicato del Consorzio Ecogas il presidente Alessandro Tramontano. “Questo vale soprattutto per chi non si muove solo in città, ambiente dove la trazione ibrida è particolarmente conveniente. Infatti, sui percorsi extraurbani arriva in soccorso il gas.”

Lo svantaggio della trasformazione a gas delle auto irbdie è quello di abbinaredue tecnologie costose, per cui è meglio fare bene i conti per capire dopo quanti km si rientrerà dell’investimento. Un altro svantaggio è quello della riduzione del volume di carico: normalmente la bombola viene posizionata nel bagagliaio, che sulle auto ibride è spesso già penalizzato dalla presenza della batteria.

Nessun problema invece dal punto di vista burocratico. La c ircolare 27253 dellaMotorizzazione, datata 5 novembre 2013 regolamenta l’omologazione e l’installazione di sistemi di adattamento Gpl (e metano) per i veicoli ibridi già in circolazione. Gli impianti Gpl after-market omologati per i veicoli a benzina sono adatti anche a molti modelli ibridi in commercio. Le procedure di collaudopresso gli Uffici della Motorizzazione rimangono le stesse utilizzate per la trasformazione a gas delle automobili con alimentazione convenzionale, col conseguente aggiornamento della carta di circolazione.

 

Articolo di LaStampa http://www.lastampa.it/2017/12/28/motori/ambiente/auto-ibrida-e-a-gpl-la-trasformazione-doppio-risparmio-si-pu-fare-BQLlC6SbKbx45IBXvRWIXN/pagina.html